Del titolo


Vincolo, costrizione, regola: questo significa contrainte. Una parola sola che racchiude l'idea di barriera, ostacolo, obbligo, imposizione, dovere, impegno. Una parola che, magicamente, sprigiona in sè l'essenza di questi tempi. Precarietà, difficoltà legate al mondo del lavoro, mancanza di etica professionale, scorrettezza, scarsa cura per la qualità, ingiustizie, apparenze vuote, errori e orrori che marchiano le retine di chiunque, rimbalzando di schermo in schermo, e qualche volta in pagina.
Ecco, cose così: gli ostacoli per fare, fare bene, le costrizioni da sopportare per fare, fare comunque, che in qualche modo si deve pur campare, e le regole che vorremmo per fare, fare giusto.
Il blog nasce da qui, da una riflessione pescata dal quotidiano e applicata a una mania letteraria e del tutto personale grazie alla quale giungere a un'ottimistica prospettiva sulle cose: gli ostacoli possono diventare una risorsa.
Soluzione da rassegnati? Può darsi.
Oppure da creativi. Il che, indubbiamente, lascia aperti orizzonti molto più larghi.
C'è del potenziale, è così che si dice nella classica frase consolatoria rivolta dall'insegnante al genitore, no? Beh, del potenziale pronto a esplodere dietro a barricate di vincoli c'è di sicuro, oggi più che mai. Si accetta dunque la sfida: mani al volante dell'obbligo, la strada, quella, si farà da sè. Perché, in fin dei conti, se l'ostacolo non puoi aggirarlo, cerca almeno di sfruttarlo.



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