venerdì 23 gennaio 2015

Tornare: la prima contrainte dell'anno

Succede ogni anno, sarà colpa della sindrome da propositi che si insinua tra le pagine delle agende nuove i primi giorni di gennaio, sarà il clima, forse il freddo che invita a passare più tempo tra le mura domestiche, il che induce a riflettere e intravedere cambiamenti, novità, sarà che di questi tempi ricorre l'anniversario del mio tesseramento all'Ordine dei giornalisti, e ogni volta il senso di appartenenza alla categoria rinvigorisce in me la voglia di fare cose belle, e farle bene. Saranno questi o altri fattori, ma è successo ancora: un anno fa mi ero ripromessa di riattivare questo blog, e l'operazione è miseramente fallita a causa della consueta centrifuga in cui i fatti della vita privata e professionale mi hanno prosciugata.
E' passato un anno, ma in barba a questa ennesima contrainte che mi sbeffeggia quasi additando la mia audacia come gesto suicida che segnerà l'ennesimo fallimento, io ci riprovo: scrivo sul blog, scrivo il blog. Lo creo, ci infilo dentro le cose che ho pensato e forse sarebbe meglio non lasciassi scorrere via, perché un ancoraggio ogni tanto serve, a rimarcare le cose, a fare da segnalibro per riprendere da dove si era lasciata la lettura. Soprattutto se l'intenzione è ancora quella di combattere in modo donchisciottesco ma convinto contro le contrainte del mondo, gli ostacoli, gli impedimenti, le regole che bloccano ma al contempo liberano energie, idee e creatività.
L'intenzione è ancora quella, precisa, nitida e necessaria. Ed è gennaio: ripartiamo.

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